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MOSCHE
Musca domestica
  • Morfologia: È da considerare l’insetto sinantropo per eccellenza. L’adulto di 5-7 mm è di colore grigio topo provvisto di 4 linee longitudinali nere sul torace. Presenta un solo paio di ali membranose con il paio posteriore trasformato in bilanceri, a riposo le ali sono distese con la quarta venatura caratterizzata da una netta curvatura rivolta verso l’alto all’estremità apicale. Apparato boccale lambente, succhiante o pungente, presenta grandi occhi composti.
  • Ciclo biologico e comportamento L’insetto presenta metamorfosi completa attraverso gli stadi di uovo, larva, pupa e adulto, il ciclo si svolge rapidamente in funzione comunque delle condizioni ambientali di temperatura e umidità. Solitamente l’uovo diventa adulto in circa due settimane, in presenze di un substrato idoneo allo sviluppo delle larve . Nei nostri ambienti Musca domestica genera da 7 a 15-16 generazioni all’anno, con l’inverno che viene superato allo stato di adulto. Tornate le condizioni favorevoli dopo circa 48 ore dallo farfallamento la femmina inizia a deporre le uova, questa è molto prolifica ed è in grado di deporre a gruppi centinaia di uova raggiungendo rapidamente densità elevatissime. L’uovo di colore bianco e cilindrico viene rilasciato su substrati in decomposizione come letame, compost o rifiuti. Dopo circa 8-48 ore esce la larva apoda, priva di zampe, e di colore bianco lucido che a seconda delle condizioni ambientali (in estate qualche giorno, più di un mese nella stagione fredda) raggiunge lo stadio di pupa. Da quest’ultima di colore giallo, marrone o nera sfarfallerà l’adulto che sempre in funzione dell’ambiente può impiegare da 3 giorni a 4 settimane.
  • Danni: L’adulto è dotato di elevata mobilità con un raggio d’azione di almeno 8 km; è molto attivo negli ambienti chiusi ed è in grado di visitare numerosissime sostanze passando da derrate alimentari a escrementi anche umani, secrezioni organiche con grandi rischi sanitari dovuti alle possibili contaminazioni alimentari. La nocività di questa specie è legata alla sua capacità di trasmettere malattie, oltre a vermi intestinali, è vettore di dissenteria, gastroenterite, colera, tubercolosi. Problemi molto gravi si possono avere quando in taluni ambienti come letame, pollina di allevamenti di animali, piuttosto che in presenza di elevati cumuli di rifiuto come le discariche possono raggiungere densità elevatissime con problemi igienico sanitari molto seri anche per le abitazioni limitrofe. I danni possono essere legati anche alla non vendibilità di alcuni prodotti alimentari come le uova o altri cibi che visitati da questa specie possono avere macchie legate all’attiva trofica o di defecazione dell’insetto con ripercussioni economiche e di immagine dei punti vendita o di ristorazione.
Fannia canicularis - Piccola mosca domestica
Frequente negli allevamenti avicoli, si riproduce nel letame dei pollai o in altri substrati umidi in decomposizione, si può ritrovare nelle abitazioni in prossimità di tali attività. L’adulto di circa 6mm, è di colore grigio con tre strisce longitudinali scure e una vasta macchia gialla alla base dell’addome. Leggermente più piccola di Musca domestica ha un’apertura alare di 12 mm con la 4° venatura delle ali anteriori dritta fino al margine dell’ala. Rispetto alla Musca domestica si riconosce anche per l’abitudine a volare incessantemente intorno a lampadari pendenti anche se non illuminati. E’ da considerarsi potenziale vettore di malattie come miasmi intestinale o urinaria.
I mosconi della carne
Con questo nome vengono indicati dei Ditteri di medie dimensioni a cui appartengono due famiglie: i Sarcofagidi dal corpo generalmente grigio con pronoto a bande longitudinali grigio scuro alternate ad altre più chiare, e i Calliforidi, più tozzi e di colore verde o blu metallico. Entrambi sono dotati di olfatto straordinario sono in grado di spostarsi anche di centinaia di metri, addirittura chilometri penetrando negli edifici da finestre o porte aperte alla ricerca di carne, prosciutti in via di stagionatura o formaggio dalla crosta poco consistente. Si sviluppano molto rapidamente, circa 10-15 giorni da uovo ad adulto, si evolvono su carcasse di piccoli animali, in particolare i roditori offrono un abituale substrato. Proprio questa caratteristica ne determina la pericolosità legata alla loro capacità di trasportare agenti patogeni. In alcuni casi le larve delle specie Sarcophaga determinano delle miasi, mentre le larve dei Calliphoridi possono vivere come parassiti di animali, uomo compreso; le larve con l’ingestione di derrate alimentari infestate non soccombono all’azione dei succhi gastrici potendo attaccarsi con i robusti uncini boccali alle pareti dello stomaco e dell’intestino con fenomeni di nausea e microulcerazioni. Inoltre possono deporre le uova anche su ferite non curate sia di animali che di persone, in particolare ascessi e fratture esposte.
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