TOPI E RATTI
Rattus rattus
Ratto nero, ratto dei tetti, ratto dei granai
- Morfologia: La lunghezza del corpo è di circa 21 cm con la
coda di 23-24 cm. Il mantello di color grigio nerastro, può mostrare
sfumature molto differenti a seconda degli individui. Presenta il
muso appuntito e orecchie lunghe e larghe, glabre e arrotolate
all’apice. L’infestazione si può riconoscere dagli escrementi di
colore nerastro, ovoidali, leggermente ricurvi, allungati e
filiformi all’apice, di circa 15 mm.
- Biologia e comportamento: È in grado di vivere fino a 7
anni anche se di media 2-3, raggiungendo la maturità sessuale dopo
circa 12 settimane. La femmina molto prolifica, dopo una gestazione
di circa 24 giorni dà origine mediamente a 5-12 nuovi individui,
potendo avere fino a 5 parti l’anno in ambienti confinati, mentre
nelle popolazioni silvestri il periodo riproduttivo è ridotto a non
più di 3 generazioni l’anno. Caratteristica del ratto nero è la sua
grande capacità di arrampicarsi, il nido viene generalmente
costruito nelle parti più alte delle piante o negli edifici
preferendo sottotetti, incastellature di magazzini di stoccaggio,
utilizzando pezzi di carta, cartoni, stoffa, paglia e qualsiasi tipo
di materiale morbido. Questo roditore predilige ambienti ricchi di
alimenti come cariossidi, e vegetali umidi come patate, carote
nonché abbisogna di una certa quantità di acqua; queste
considerazioni risultano utili in un eventuale piano di lotta,
potendo utilizzare per l’adescamento anche succhi di frutta.
Spiccatamente neofobo, con abitudini prevalentemente notturne, nutre
forte sospetto verso qualunque cosa nuova trovi sul suo cammino
abituale, particolare molto importante ai fini di una strategia di
lotta. Infatti se scopre alimenti nuovi nell’ambiente, trascorrono
diversi giorni prima che inizi a nutrirsene poco alla volta.
- Danni I danni sono legati sia alla distruzione delle
derrate alimentari, piante e frutti in pieno campo, che alla
contaminazione degli alimenti con peli, escrementi e urine. Inoltre
può trasmettere un gran numero di malattie sia all’uomo che agli
animali domestici, oltre che trasportare altri artropodi
ectoparassiti.
Rattus norvegicus Berkenout
Ratto norvegico, ratto grigio, topo delle
fogne o delle chiaviche,
ratto dei macelli, surmolotto
- Morfologia: Più robusto e massiccio del ratto nero, è
lungo circa 17-25 cm con la coda di 20-25 cm può raggiungere i 500
grammi di peso. Ha un tronco poco slanciato, con orecchie
relativamente corte, opache e lievemente pelose. Di colore marrone
grigiastro più scuro nelle parti superiori e grigio chiaro in quelle
inferiori, con mantello ruvido e rado produce vistosi escrementi
fino a 20 mm comunemente lasciati in gruppo.
- Biologia e comportamento: La maturità sessuale viene
raggiunta a 3 mesi di età per i maschi e 4 per le femmine, dopo una
gestazione di 20-24 giorni e dal parto nascono 7-8 individui, ma
possono giungere fino a 12 generalmente svezzati intorno al mese di
vita. La femmina è già sessualmente ricettiva dopo 18 ore dal parto
ed è in grado di partorire 3-4 e più volte all’anno. Elevate
proliferazioni si possono avere nelle discariche e noi mattatoi ove
questo ratto è in grado di nutrirsi anche di animali e loro parti in
via di decomposizione. Il Rattus norvegicus è specie cosmopolita,
considerata la più pericolosa come potenziale vettore di malattie.
Ottimo nuotatore, al contrario del ratto nero infesta ambienti
caratterizzati dalla presenza di acqua. Scava gallerie, talvolta
anche lunghe sotto terra dove fa il nido, preferendo terreni
argillosi e compatti.
Si insedia fuori dagli edifici potendo fare
incursioni occasionali alla ricerca di cibo entrando da porte non
chiuse o da impianti fognari non ben gestiti. E’ possibile
individuarlo sia lungo i muri degli edifici, tra le erbe di fossati
o incolti, in cantine, parchi, discariche, porti, e nelle aree
rurali in prossimità di allevamenti zootecnici e canili dove vi è
abbondanza di cibo. Prevalentemente ad attività notturna, è
possibile osservarlo anche durante il giorno in prossimità del
proprio nido. Vive generalmente in gruppi a volte numerosi, con una
gerarchia sociale ben definita. E’ specie molto mobile con un raggio
di azione che varia dai 300 ai 600 m anche se, in alcuni casi, si
può allontanare maggiormente.
- Danni: Anche se specie onnivora, il R. norvegicus
predilige i cibi di origine animale ricchi di sostanze proteiche
come alimenti conservati, rifiuti, carogne, artropodi, rane, uova,
altri mammiferi, sementi, etc. Si segnalano anche le abitudini
cannibale della specie. Tuttavia i danni maggiori sono legati alla
possibilità di contaminazione degli alimenti e degli ambienti
infestati con anche gravi danni per la salute essendo il maggior
vettore di agenti patogeni. E’ da considerare uno dei più pericolosi
infestanti dell’ambiente urbano essendo dotato di un’elevata
capacità riproduttiva e la sua moltiplicazione è favorita da una
rete fognaria non in buone condizioni e dall’accumulo indiscriminato
di detriti in particolare nelle periferie dove vengono accumulati
grandi quantità di cibo.
Mus domesticus Schwarz & Schwarz
Topo domestico, sorcio, topolino delle case
- Morfologia: Mus domesticus è un topo di piccole
dimensioni, il corpo è lungo circa 7-11 cm e la coda di 6-10 cm.È di
colore variabile: grigio bruno, più scuro sul dorso e più chiaro sul
ventre e sui fianchi. Snello con un peso di 12-25 grammi ha muso a
punta e orecchie glabre ben sviluppate di circa 10-15 mm. Gli
escrementi si ritrovano lungo i percorsi abituali, in prossimità dei
muri, delle centraline elettriche, hanno le estremità affusolate e
sono lunghi da 3-8 mm. Ogni adulto può rilasciare fino a 50
escrementi al giorno, questi sono dapprima di colore nero lucente
per poi opacizzarsi.
- Biologia e comportamento Mus. domesticus ha una vita media
di circa 1 anno anche se può vivere più di tre anni. La maturità
sessuale viene raggiunta dopo circa 6-8 settimane mentre la
gestazione dura in media 20 giorni con nidiate di 5-10 ma talvolta
anche 12 individui.
Per le specie che vivono all’aperto si contano
circa 3-4 generazioni l’anno, mentre quelle che si annidano in
ambienti chiusi come magazzini, fabbriche, abitazioni si riproducono
in maniera continuativa durante tutto l’anno con un potenziale
riproduttivo notevole potendo così originare gravi infestazioni.
Costituisce i nidi in luoghi riparati e impensati sfruttando cavità
in muri, intercapedini, sottotetti, cantine, ma anche nei mobili,
nelle imbottiture di poltrone, divani e altri ambienti a contatto
diretto con l’uomo, utilizzando stracci, fieno, segatura, detriti di
carta rosicchiata. Mus domesticus predilige la vita notturna anche
se può essere attivo anche di giorno: si muove velocemente, ed è in
grado di saltare e arrampicarsi. Gregario può formare colonie
notevoli in cui la territorialità è data dalla distribuzione di
urina e feromoni. Il territorio esplorato da questa specie varia in
funzione della disponibilità di cibo: nei magazzini dove le derrate
sono abbondanti è di pochi metri quadri, mediamente si aggira
intorno ai 10 metri, ma può arrivare fino a 500 m. Anche se
granivoro si adatta ad altri substrati alimentari, preferendo i cibi
con alta percentuale di grassi come nocciole, lardo, salumi e
formaggi stagionati.
- Danni: I danni derivanti dalla presenza di questa specie
sono di diverso tipo. Oltre ai danni diretti dovuti alla perdita di
cibo, provoca numerosi danni indiretti come la contaminazione dei
cibi con peli, urina ed escrementi con i quali può veicolare un gran
numero di malattie anche mortali per l’uomo quali, leptospirosi,
salmonellosi, tifo, etc.. Inoltre può veicolare artropodi
ectoparassiti (pulci, zecche, pidocchi e acari) vettori di altre
malattie, può causare danni alle coibentazioni di pareti, tubazioni,
danneggiare gravemente il poliuretano espanso che utilizza anche per
fare i nidi, provocare danni a condotte di cavi, centraline
elettriche causando nei casi più gravi corto circuiti, incendi,
blocco di macchinari e quindi di produzione. Causa gravi danni anche
negli archivi e biblioteche, rosicchiando libri, carte e pergamene.